Il Festival

Il Bari Piano Festival giunge, nel 2024, alla sua settima edizione. Un bel traguardo, che non avrebbe potuto realizzarsi senza l’impegno di tutti, dalle amministrazioni che lo sostengono alle strutture che ne garantiscono lo svolgimento, sino alle singole individualità che lo riempiono di contenuti. 

Ma la risposta più sorprendente è arrivata dal pubblico; che segue dall’inizio, con affetto e con curiosità, una manifestazione che, pur svolgendosi d’estate in luoghi affascinanti, rinnega e disattende il canone classico dei festival, soprattutto per l’impegno e la complessità delle musiche eseguite. Negli anni sono stati

proposti autori considerati difficili, da Luciano Berio a Karlheinz Stockhausen, da György Ligeti a George Aperghis. Anche quest’anno il festival accoglie, accanto ai repertori tradizionali (con interpreti d’eccezione), artisti poco presenti sul territorio nazionale, e autori di raro ascolto. Dovessi sintetizzare l’edizione 2024, userei la parola “racconto”. 

Ci sono pianisti che suscitano ammirazione con esecuzioni di trascendentale bravura. 

Ci sono altri interpreti che, senza rinunciare alla bravura, sanno entrare in empatia col pubblico raccontando storie, ci appassionano portandoci in luoghi lontani, oppure

vicinissimi, ma comunque riuscendo a parlarci con semplicità e immediatezza. Questi sono gli artisti che il Bari Piano Festival predilige, e penso di poter dire che, quest’anno, la qualità artistica e delle musiche eseguite e degli interpreti è speciale. Buon ascolto e buon viaggio tra le note“.

 

Emanuele Arciuli – direttore artistico Bari Piano Festival

DAL 22 AL 29 AGOSTO RISUONA LA CITTÀ

 

Dal 22 al 29 agosto risuona la città grazie al Bari Piano Festival che quest’anno compie sette anni e si conferma una preziosa occasione per la città, i cittadini e i turisti che sempre più la frequentano per ascoltare grandi pianisti provenienti da ogni parte del mondo in un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo. Torre Quetta, il Chiostro di Santa Chiara, il Sagrato della Basilica di San Nicola e per la prima volta il Parco 2 Giugno saranno la perfetta cornice per sentire le note dei pianoforti librarsi nell’aria e diffondersi in tutta la città.

 

L’iniziativa è come sempre promossa dal Comune di Bari – Assessorato alle Culture e Turismo, e anche per quest’anno si inserisce nella più ampia programmazione della Festa del Mare, il cartellone unico dell’estate barese, sostenuto dalla Regione Puglia – Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura a valere su fondi POC Puglia 2014/20 Asse VI – Azione 6.8. Il Bari Piano Festival 2024 gode della media partnership di Rai Radio 3 Classica.

 

Il Festival si apre il 22 agosto (inizio ore 21.00), con il concerto inaugurale: un recital di grande prestigio sul sagrato della Basilica di San Nicola. Alessandro Taverna, giovane virtuoso con una carriera internazionale assai prestigiosa, si esibirà in un programma interamente dedicato a Rachmaninov, uno tra i compositori più amati dal pubblico e dai pianisti.

Il secondo musicista scelto per questa edizione 2024 del BPF è Iiro Rantala, talentuoso pianista jazz finlandese, con un recital di piano solo in cui il calore del suo pianismo si coniuga con le ascendenze nordiche in una miscela affascinante. L’appuntamento il 23 agosto sarà uno dei due concerti al tramonto (ore 19.00) sulla spiaggia cittadina di Torre Quetta. Il concerto avrà l’introduzione del docente, critico musicale, saggista e veejay Alceste Ayroldi. Dopo il concerto ci sarà anche un djset.

Domenica 25 agosto all’alba (06.00 del mattino) la musica del Bari Piano Festival risuonerà a Parco 2 Giugno grazie a due set di pianoforte contemporaneo – circa 30 minuti ciascuno – e a un’esibizione a quattro mani che avranno per protagonisti due giovani talenti italiani dell’Accademia di Pinerolo. Si tratta di Flavia Salemme che coniuga la bellezza e l’intelligenza della musica d’oggi con performance fresca, immediata e coinvolgente, e Simone Librale, giovane talento toscano amante delle sfide impossibili che sarà impegnato in uno dei banchi di prova più difficili del Novecento: gli Studi di Ligeti!
Nella stessa giornata (inizio ore 19.00) al Chiostro di Santa Chiara è in programma un appuntamento di Parole senza musica con la presentazione del libro “Sarà l’avventura – Una vita per il Teatro” di Carlo Fontana (edito da Il Saggiatore) in collaborazione con la Libreria Laterza. Già Sovrintendente del Teatro alla Scala, Fontana dialogherà con Emanuele Arciuli e Nazzareno Carusi, pianista con una visione laica, intelligente e colta della musica, approfondendo la musica e il teatro degli ultimi quarant’anni dal punto di vista di chi li ha realmente vissuti da grande protagonista.

 

Lunedì 26, in esclusiva nazionale, la pianista australiana di adozione newyorkese Lisa Moore, leggenda del pianoforte contemporaneo, parte del gruppo americano Bang on a Can, in un percorso unico sulla musica d’oltre oceano, filo conduttore di questa edizione. L’appuntamento con An American Piano è sempre al Chiostro di Santa Chiara (inizio ore 19.00).

Il 27 agosto terza serata di seguito al Chiostro di Santa Chiara con un doppio appuntamento (inizio ore 19.00) con il gradito ritorno del talento della scrittura di Francesco Carofiglio con il suo ultimo romanzo “La stagione bella” (edito da Garzanti) in collaborazione con Liberrima. Protagonisti della scena pianistica della giornata con due set di pianoforte solo saranno Roberta Di Mario e Benedetto Boccuzzi. La prima ci trasporterà attraverso le fascinose sonorità di un pianoforte in grado di raccontare, con bellezza ed eleganza, mentre il secondo, pianista visionario e coraggioso, farà attraversare al pubblico le sue ardite sperimentazioni e pagine iconiche del repertorio contemporaneo.

 

Chiude il 29 agosto, in esclusiva regionale il jazz colto, virtuoso e sensibile di uno dei massimi artisti del jazz italiano di oggi, il pianista Antonio Faraò, con un concerto al tramonto a Torre Quetta (inizio ore 19.00) con l’introduzione affidata al giornalista e critico musicale Ugo Sbisà.