Scheda concerto
TeoTronico è un robot dotato di 53 dita, in grado di riprodurre qualsiasi file Midi su un normale pianoforte acustico. Dunque può suonare il pianoforte sia riproducendo le partiture letteralmente, sia replicando interpretazioni di grandi pianisti, tratte dai rulli di pianola. Il format consiste in una singolare sfida alla tastiera: i due pianisti si fronteggiano, ciascuno seduto al proprio pianoforte, ed eseguono in alternanza brani di Mozart, Chopin e altri autori classici e romantici, offrendo agli ascoltatori un’occasione di confronto tra la lettura asettica e letterale, operata dal robot, e l’interpretazione umana di Roberto Prosseda. Roberto Prosseda spiega le motivazioni e gli obiettivi di questa insolita sfida:
Perché fare un concerto con un pianista e un robot? L’idea è quella di spiegare il senso vero della musica classica ai bambini, che magari non hanno mai ascoltato un brano classico, o comunque non hanno mai avuto modo di capirne il senso. E paradossalmente la presenza di un robot, che è quanto di più lontano di possa essere dal sapere interpretare con emozione la musica classica, è una presenza che li può attrarre, incuriosire, ma anche aiutare a capire le differenze tra riproduzione (quella che fa il robot) e interpretazione (quella che facciamo noi musicisti umani). Quindi speriamo che con questa occasione i piccoli, futuri spettatori di concerti avranno modo di appassionarsi alla musica e tornare ad ascoltare un concerto, o magari di iniziare a studiare uno strumento musicale. E che possano capire che la musica non è soltanto un diversivo o un passatempo, ma anche qualcosa che può dare un senso più profondo alla nostra esistenza. E sapersi ascoltare è certamente uno dei passaggi più importanti per una crescita, un’evoluzione non solo culturale, ma anche sociale e dell’individuo stesso. In un’epoca in cui le macchine e l’informatica sembrano volersi appropriare di gran parte delle attività svolte dall’uomo, questa insolita sfida alla tastiera punta l’attenzione sull’importanza della creatività e delle emozioni come priorità assoluta del far musica, in opposizione all’algida esattezza delle esecuzioni del robot. Oggi le nostre vite sono sempre più invase dalla tecnologia, ed è importante non perdere la nostra identità e la coscienza delle nostre emozioni.
Programma
Chopin: Notturno op. 9 n. 2
Scarlatti: Sonata K 427
Mozart: Marcia Turca dalla Sonata K 331
Chopin: Etude op. 25 n. 2
Chopin: Valse op. 64 n. 1 “Minute-Waltz”
Rimski-Korsakov / Rachmaninoff: Volo del Calabrone (versione per TeoTronico realizzata da Alessio Manega)
Mozart / Grieg: Sonata K 545 (primo movimento, versione per 2 pianoforti)
Scriabin: Nocturne op. 9 n. 2 per mano sinistra
Milhaud: Brazileira, da Scaramouche, per 2 pianoforti
Roberto Prosseda ha recentemente guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle incisioni Decca dedicate all’integrale della musica pianistica di Felix Mendelssohn, pubblicate in un unico cofanetto nel 2017 (Mendelssohn Complete Piano Works). È vincitore di numerosi premi discografici, tra cui lo CHOC di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d'Or, il Best of the Month di Classic FM. Dal 2005 Roberto Prosseda suona regolarmente con alcune delle più importanti orchestre del mondo, tra cui London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, Bruxelles Philharmonic, Netherlands Symphony, Berliner Symphoniker, Staatskapelle Weimar, Royal Liverpool Philharmonic, Leipzig Gewandhaus. Ha suonato sotto la direzione di David Afkham, Marc Albrecht, Christian Arming, Harry Bickett, Oleg Caetani, Riccardo Chailly, Pietari Inkinen, Yannik Nezeit- Seguin, George Pehlivanian, Dennis Russel-Davies, Tugan Sokhiev, Jurai Valcuha, Jan Willem de Vriend. Con la Gewandhaus Orchester diretta da Riccardo Chailly ha inciso il Concerto inedito in mi minore di Mendelssohn, pubblicato dalla Decca nel settembre 2009. In Italia è ospite regolare dei maggiori Enti concertistici, tra cui l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, l’Unione Musicale di Torino, il Teatro la Fenice, l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro Comunale di Bologna. Prosseda è anche particolarmente apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann, Chopin, autori a cui si è anche dedicato nelle sue più recenti incisioni Decca. Attivo anche nella promozione della musica d’oggi, Prosseda ha in repertorio l'integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi e numerose composizioni di compositori italiani contemporanei. Particolarmente legato ad Ennio Morricone, ne ha inciso l’integrale pianistica per Decca in un CD uscito nel luglio 2021.
TeoTronico è nato a Imola nel 2008 per opera del padre Matteo Suzzi. Ha intrapreso lo studio del pianoforte da autodidatta all’età di 3 giorni, quando era dotato di sole 29 dita. Con la versione 2.0 (2012), le sue dita sono diventate 53 e possono anche avere una maggiore gamma dinamica. TeoTronico riproduce impeccabilmente files MIDI e ha quindi un repertorio sterminato che comprende, tra l’altro, le integrali per tastiera di Bach, Haendel, Scarlatti, Haydn, Mozart e Beethoven. Detesta gli autori romantici, che pure suona in modo, a suo dire, impeccabile, poiché basato su un’aderenza letterale alla partitura. Nel 2012, a soli 4 anni, ha debuttato come solista alla Philharmonie di Berlino con i Berliner Symphoniker e al Politeama di Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, eseguendo il Concerto K 488 di Mozart. In recital, sfidando Roberto Prosseda, si è esibito alla Beijing Concert Hall, alla Symphony Hall di Shanghai, alla Xinghai Concert Hall di Canton, al Seongnam Arts Center in Corea. Il suo fascino e aplomb hanno sin da subito richiamato l’interesse di giornali e televisioni. Nel 2013 è apparso su Canale 5, nell’ambito di “Italia Got Talent”. Lo scorso 29 settembre su Raitre è stato ospite di Stefano Bollani nella puntata inaugurale di “Sostiene Bollani”. Il suo eclettismo musicale lo ha portato a formare il Trio “Teotronico Robot Band” insieme ai fratelli RobotKEA (cantante) e Teotronichetto (batterista), con cui propone repertori pop e rock. È dedicatario di nuove composizioni scritte ad hoc per i suoi mezzi espressivi da parte di vari compositori, tra cui Nicola Campogrande, Stefano Ianne, Gabrio Taglietti e Michael Glenn Williams. Ha recentemente dichiarato di non avere studiato neanche un’ora al giorno, potendo riprodurre qualsiasi partitura istantaneamente, compatibilmente con l’estensione delle sue mani. Il suo sogno nel cassetto è di avere presto 88 dita.